Arrestato imprenditore di Cisterna

Google+ Pinterest LinkedIn Tumblr +

tribunale-latina

CRONACA – La Squadra Mobile della Questura di Latina, assieme al Commissariato di Cisterna, dopo articolate indagini ha arrestato quattro persone fra le quali Angelo Fanfarillo, imprenditore di Cisterna di Latina, già pregiudicato per reati fiscali. Ai domiciliari sono stati destinati Sergio De Bellis, Ilaria De Bellis e Carolina Cesarini che durante un processo a carico di Fanfarillo ritrattarono le loro dichiarazioni, aggiungendo calunnie all’indirizzo di alcuni appartenenti alla Polizia Giudiziaria.

I tre si sono resi responsabili di corruzione di atti giudiziari, falsa testimonianza e calunnia. Nel 2014 l’imprenditore ‘faccendiere’ operante prevalentemente tra Latina e Cisterna di Latina, titolare in via diretta ed a mezzo di prestanomi di svariate attività economiche, è stato indagato quale mandante di un tentato omicidio in danno di un maresciallo della Guardia di Finanza della Brigata di Cisterna di Latina. Quest’ultimo, secondo la ricostruzione investigativa effettuata all’epoca dei fatti, era stato accusato di avere indagato in modo troppo scrupoloso la costellazione aziendale di Fanfarillo.

Per l’omicidio avrebbe assoldato due albanesi, poi tratti in arresto per aver aggredito su suo mandato il finanziere, azione delittuosa per la quale pende un processo a Latina con l’accusa di tentato omicidio. Nell’ambito di questo processo, la Squadra Mobile della Questura di Latina ha effettuato una serie di riscontri mirati che hanno chiarito come l’imprenditore di Cisterna, grazie alle sue cospicue disponibilità economiche avrebbe indotto, dietro compenso, alcuni fondamentali testimoni d’accusa,  a ritrattare le proprie dichiarazioni in modo da “alleggerire” la sua posizione processuale, oltre ad accusare calunniosamente di vari reati (quali falsificazione di atti, minacce in loro danno, e finanche sequestro di persona) alcuni finanzieri.

Appare doveroso segnalare che sono emersi contatti tra Fanfarillo, attraverso una delle sue tante attività economiche, per lo più intestate a soggetti di comodo, e alcune cooperative della ‘galassia’ riconducibile ai noti Buzzi e Carminati, coinvolti nell’indagine denominata “Mafia Capitale”, attraverso un sistema di false fatturazioni, ciò benchè egli non sia stato indagato in quel procedimento. Durante le perquisizioni di rito alla residenza e domicilio è stata rinvenuta e posta sotto sequestro una voluminosa quantità di documentazione varia ritenuta utile al prosieguo delle indagini, attualmente al vaglio della  Procura della Repubblica di Latina.

Condividi.

Non è possibile commentare.