CRONACA – Un detenuto di 58 anni, questa mattina, si è tolto la vita, impiccandosi alle sbarre della finestra. L’uomo era recluso ad un regime detentivo “aperto” dove la condizione detentiva prevede l’apertura delle camere detentive per circa 14 ore ed una vigilanza dei reparti disposti su tre piani con una sorveglianza dinamica composta da tre unità destinate al giro per gli stessi e supportati da telecamere per il controllo dei corridoi delle sezioni detentive.
Attualmente la situazione alla Casa Circondariale di Velletri e veramente precaria in termini di unità destinati al servizio di vigilanza composta da 176 unità rispetto ad un organico necessario di circa 263 unità (- 33%) a fronte di una popolazione detenuta di 560 presenze contro una capienza regolamentare di 411 posti detentivi (+ 36 %).
A questi dati sconfortanti di sovraffollamento detentivo e di sovradimensionamento di agenti, non sembra scuotere alcun interesse da parte dell’Amministrazione Penitenziaria che invece sembra orientata a mettere il personale operante sempre più nella impossibilità di intervenire per salvare vite umane come in questo caso.
La UILPA POLIZIA PENITENZIARIA si troverà costretta a dover assumere iniziative anche unitarie nei confronti di questa Amministrazione Centrale e regionale che sembra non avere alcun interesse a risolvere uno tra i casi più spinosi della regione Lazio come è dimostrato il Carcere di Velletri.
C.S. Polizia Penitenziaria