CRONACA – Nuovi episodi di violenza al penitenziario di Velletri, che torna al centro delle denunce degli Agenti in servizio presso la struttura circondariale. In particolare, a sottolineare la gravità della situazione, è stata ancora una volta la rappresentanza sindacale dell’Ugl Polizia penitenziaria.
Quella di domenica 31 luglio è stata una giornata piuttosto turbolenta. Nella mattinata, un giovane detenuto italiano è stato protagonista di contestazioni e minacce per futili motivi contro chiunque si avvicinasse a lui. Nonostante i tentativi di riportarlo alla calma, il ragazzo è arrivato a provocarsi un taglio alla gola con una lametta da barba. Il detenuto è stato soccorso dai poliziotti non senza difficoltà, proprio a causa della sua aggressività.
Sempre domenica, altri due ospiti del carcere, italiani, hanno litigato fra loro, arrivando a un pesante scontro fisico, che ha causato lesioni e fratture. Per uno di loro, è stato necessario il trasferimento prima presso l’Ospedale di Velletri e poi al San Camillo di Roma, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico alla mandibola.
«Gli Agenti che lavorano nel penitenziario di Velletri sono pochi, anziani e stanchi – ha commentato Ciro Borrelli, Segretario provinciale Ugl Polizia penitenziaria di Roma -, mentre la popolazione detenuta è in continua crescita. Mi congratulo con i colleghi, che continuano a dimostrare grande professionalità e spirito di sacrificio, nonostante siano stremati».
Gli episodi di domenica scorsa hanno suscitato anche le reazioni di Carmine Olanda, Segretario regionale della stessa sigla sindacale, che ha sottolineato l’urgente necessità di far fronte alle molteplici problematiche che affliggono le carceri del territorio. «Il Governo – ha detto – deve prendere atto delle gravi carenze di personale che tutti gli istituti penitenziari soffrono, e l’amministrazione penitenziaria deve necessariamente prendere provvedimenti, affinché si possa incrementare il personale attraverso bandi di concorso».
Lorenzo Mattia Nespoli