ATTUALITA’ – È chiuso ormai da tre giorni l’aeroporto “Pastine” di Ciampino. Come annunciato da mesi, i lavori di manutenzione straordinaria delle piste sono iniziati a pieno regime, comportando la deviazione dei voli sullo scalo di Fiumicino fino al 29 ottobre.
Una “pausa” di 15 giorni che di certo gioverà alla qualità dell’aria delle zone su cui insistono quotidianamente decine di decolli e atterraggi. In queste due settimane, poi, i residenti di quelle aree non dovranno fare i conti con il notevole inquinamento acustico che da anni disturba la tranquillità diurna e notturna.
C’è però qualcos’altro che, inaspettatamente, sta impedendo ai cittadini di Ciampino che abitano nei pressi dell’aeroporto di dormire sonni tranquilli. Ancora una volta, a denunciare la gravità della situazione è il Criaac, Comitato per la riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto.
Le piste dello scalo ciampinese, infatti, si trovano a pochi metri da decine di abitazioni della città, presenti già molto tempo prima che il “Pastine” si votasse alle tratte turistiche. Uno «scenario apocalittico», quello descritto dai rappresentanti del Comitato, che si sono rivolti direttamente all’Amministrazione comunale.
«Oltre cento mezzi pesanti – si legge in una nota -, tra camion, ruspe, enormi scavatrici, martelli pneumatici industriali, scortecciatrici per l’asfalto stanno lavorando contemporaneamente, giorno e notte, 24 ore su 24, su tutta la lunghezza della pista di volo, delle vie di rullaggio e dei piazzali, senza che risultino valutazioni ambientali preventive a tutela di cittadini e ambiente».
«Di notte – prosegue il Criaac – alla luce di gigantesche lampade fotoelettriche, tutte le macchine continuano a lavorare, in un frastuono insopportabile per i cittadini le cui case affacciano verso l’aeroporto, impedendogli di godere del diritto al riposo notturno». Da qui, dunque, l’appello, rivolto in primis al Sindaco e alla giunta ciampinese, per «adottare misure efficaci e immediate per tutelare la salute dei cittadini».
L’occasione per intervenire sulla situazione, secondo il Comitato, potrebbe essere quella del Consiglio comunale di martedì 18 ottobre. Seppur non all’ordine del giorno della seduta, infatti, l’argomento dovrebbe esserne incluso, dando una dimostrazione di «senso di responsabilità» e di attenzione alle serie problematiche connesse all’aeroporto.
Lorenzo Mattia Nespoli