Sisma: verifiche strutturali e scuole chiuse in vari Comuni dei Castelli e del Prenestino

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CRONACA – A poco più di due mesi di distanza dal devastante terremoto che ha colpito diversi Comuni del reatino e dell’ascolano, un nuovo sciame sismico particolarmente intenso sta interessando il centro Italia.

Questa volta, gli epicentri delle scosse si sono attestati più a nord rispetto agli episodi sismici di fine agosto, andando a colpire il maceratese. I picchi di ieri sera (magnitudo 5,4 alle 19:10 e magnitudo 5,9 alle 21:18) sono stati distintamente avvertiti nella Capitale e nelle nostre zone, provocando – in alcuni casi – crepe e cedimenti di cornicioni.

I Castelli Romani, che da sempre convivono col rischio sismico – legato alle peculiarità geologiche del territorio e all’antico Vulcano Laziale – tornano dunque in allerta. Nelle scorse ore, si sono susseguite decine di interventi della Protezione civile e dei Vigili del fuoco. Operatori e volontari delle nostre zone si stanno muovendo anche alla volta delle aree umbro-marchigiane colpite dal sisma, in supporto ai soccorritori già presenti sul posto.

Molti sono infatti gli edifici pubblici e non recenti da tenere sotto controllo nei vari Comuni. Ed è proprio per questo che stamattina, in diverse realtà locali, sono state predisposte verifiche strutturali, da effettuare tramite l’ausilio di personale specializzato.

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Scuole chiuse a Monte Compatri, San Cesareo e Genzano. Qui, il Primo cittadino Lorenzon ha disposto la sospensione delle lezioni nei plessi tramite un’ordinanza, con verifiche che stanno andando avanti da questa mattina. Stesso discorso per Rocca di Papa, dove tuttavia i plessi stanno svolgendo la loro attività didattica.

Anche nel Prenestino, poi, sono diversi i Comuni che hanno preferito far rimanere gli alunni a casa per la giornata odierna. Fra questi, Palestrina, Cave, Bellegra e Zagarolo, dove le Amministrazioni hanno annunciato sopralluoghi tecnici sugli edifici comunali.

Lorenzo Mattia Nespoli 

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