ATTUALITA’ – In piazza, al Foro di Traiano, la guerra d’indipendenza dei pastori romani e laziali che rivendicano l’originalità e la diversità del loro pecorino da quello prodotto in Sardegna, che di fatto oggi monopolizza la produzione Dop del pregiato formaggio. Nel cuore della Capitale sono arrivati allevatori e trasformatori da tutta la regione. Chiedono di introdurre un nuovo marchio di riconoscimento che indentifichi e valorizzi il pecorino prodotto a Roma e nel Lazio e gestire la filiera laziale in piena autonomia da quella isolana.
La battaglia dei pastori punta, tuttavia, anche ad ottenere la stabilità del prezzo del latte ovino riconosciuto ai pastori, vero anello debole della filiera. In piazza, per sostenere le rivendicazioni degli allevatori romani e laziali, c’erano tra gli altri anche Zingaretti e Sanna. “Siamo al vostro fianco a difesa della identità di un prodotto che ci appartiene per storia. Non accetteremo mai – ha detto Nicola Zingaretti – politiche che possano distruggere l’economia della nostra regione. È inammissibile che dietro l’aggettivo Romano ci siano tutti tranne quelli che il pecorino lo hanno inventato. Come se ovunque si potesse produrre champagne, tranne che nelle campagne francesi.
“ Sono qui – dichiara Pierluigi Sanna, Sindaco di Colleferro e Consigliere Metropolitano del gruppo “ Le Città della Metropoli – a nome del nostro gruppo, unici in piazza oggi, insieme con il Presidente della Regione Zingaretti, per sostenere questa sacrosanta rivendicazione. Qualcuno parla di km 0, rilancio della produzione locale, filiere controllate, ma poi nei fatti scompare. Invece è necessario impegnarsi per far riconoscere la peculiarità del prodotto laziale, sia esso il pecorino che il cacio romano.
Dobbiamo garantire che tenga tutta la filiera, dai produttori del latte ovino alla trasformazione, e la giusta valorizzazione dei nostri prodotti. Da parte mia, porterò le istanze promosse oggi in piazza nel Consiglio Metropolitano, per convincere la Raggi ad attivarsi a sostegno di uno dei prodotti più tradizionali, sani ed importanti dei nostri territori. “