ATTUALITA’ – Le temperature sotto lo zero di questi ultimi giorni, come abbiamo già scritto in un precedente articolo, hanno causato numerosi problemi e danni: i primi alla viabilità, i secondi all’agricoltura e alle tubature idriche. Per ciò che concerne le tubature, basta chiamare il numero verde di Acea Ato 2 per la segnalazione guasti per avere un’idea della situazione: l’attesa, in media, è di 20 minuti per parlare con un operatore il quale non fa altro che annotare la segnalazione e inoltrare la richiesta all’ufficio tecnico di Acea per le riparazioni.
Ora, il problema, soprattutto a Velletri ma un po’ in tutta la provincia, è che i tecnici Acea si sono trovati anch’essi in una situazione d’emergenza e non riescono, per motivi organizzativi a provvedere alla riparazione di tutte le tubazioni saltate o peggio ancora dei contatori rotti per colpa del ghiaccio. E per quest’ultimi la faccenda è seria per i privati perchè li espone a rischi legali.
Sappiamo tutti, infatti, che ogni contatore porta un sigillo che solo l’azienda può rimuovere per eventuali sostituzioni. Ma se i tecnici dell’azienda non arrivano entro le 72 ore e le famiglie restano senza acqua per giorni cosa si deve fare? Ci si scontra così con la costrizione di dover violare il sigillo e la grave possibilità di rimanere senza acqua per troppi giorni.
Per ciò che riguarda Velletri, l’assessore ai Beni Comuni, Sergio Andreozzi, dopo centinaia di segnalazioni di rotture di contatori pervenute al suo ufficio e dopo che alcuni utenti sono ricorsi anche a minacciare denunce ai carabinieri nei confronti di Acea, ha preso di petto la situazione e ha scritto una lettera indirizzata sia al presidente di Acea Ato 2, Paolo Saccani che al Prefetto di Roma nella quale dichiara che l’Ente (ovvero il Comune di Velletri) dà sostanzialmente il permesso di riparare o sostituire, nei casi più gravi, il contatore.
In una telefonata intercorsa fra noi e l’assessore Andreozzi, ha spiegato: “Personalmente a me sono arrivate circa 70 segnalazioni di guasti, da aggiungere a quelle fatte direttamente all’Acea, questo per dare le proporzioni del problema.
Nella comunicazione che ho scritto in data 10 gennaio metto in evidenza il pericolo per la mancanza di acqua e per le perdite sulle strade e vista l’impossibilità di Acea di intervenire, ho dato comunicazione ai cittadini di riparare a proprie spese i contatori, anche violando il sigillo. E’ vero che il gestore è Acea ma il Comune è proprietario della rete. Nei casi in cui si sia rotto il vetrino si può sostituire, nel caso di rottura del contatore si può sostituire anch’esso, con un altro contatore.
La cosa importante è che si facciano le foto prima della sostituzione per evidenziare il danno, le foto a sostituzione avvenuta e poi si consegni all’assessorato, brevi manu, o con una email (all’indirizzo: sergio.andreozzi@comune.velletri.rm.it), le foto con una relazione del lavoro eseguito. Da allegare anche la fattura dell’idraulico per la spesa sostenuta”. Ovviamente il rimborso non è certo.
Sferzanti le dichiarazioni dell’assessore Andreozzi nei confronti di Acea: “Il Comune di Velletri è stato completamente abbandonato perchè c’è da aggiungere che attualmente nella zona cosiddetta Cinquecento, cioè la zona montana della città la maggior parte delle utenze sono senza acqua, poi altro fatto, si è rotta la pompa del pozzo che si trova nella zona 167 e nessuno mi ha avvisato. Quindi la zona che fornisce di acqua, via di Cori e parte di via Ariana è senza acqua. Non è possibile che Acea non abbia una squadra di pronto intervento sul luogo, a disposizione solo per le emergenze. Anche per questa questione è stata mandata una lettera ufficiale”.