CRONACA – Davvero una giornata particolare quella vissuta nel carcere di Lazzaria di Velletri. La Polizia Penitenziaria, durante la perquisizione ordinaria, ha trovato un cellulare ed un caricabatteria artigianale composto da 7 pile stilo e due fili elettrici. I due detenuti, italiani, interessati rifiutavano gli addebiti e si barricavano in cella istigando anche gli altri detenuti della sezione alla protesta.
Tutta la sezione bloccava le attività impedendo la conduzione dei due detenuti in regime di isolamento, pretendevano la cessazione di qualsiasi attività a carico dei due detenuti ritenuti da loro non colpevoli dell’ illecita detenzione e introduzione del dispositivo cellulare. Sola grazie alle provata esperienza dell’Ispettore della Sorveglianza Generale e diretto dal Comandante di Reparto si permetteva il rientro dei detenuti nelle celle.
I due detenuti comunque non curanti proseguivano nelle loro celle proteste anche autolesionanadosi con lamette e solo dopo l’ intervento della sorveglianza si recavano in infermeria rifiutando però l’invio in ospedale. Invio accettato successivamente e più tardi per le necessarie cure del caso . Detenuti comunque che hanno rifiutato il ricovero e sono ora sottoposti a grandissima sorveglianza ed sono in isolamento.
Purtroppo nel carcere di Lazzaria preoccupa e non poco il il dato del sovraffollamento. Oggi i detenuti presenti sono 593 rispetto alla capienza prevista di 411. In sostanza il sovraffollamento è di più 182 detenuti. Preoccupa anche il fatto che in detto carcere vi sono molti detenuti per ordine e sicurezza provenienti dagli istituti capitolini ed Abruzzesi oltre ad ospitare casi complicati e noti ai fatti di cronaca e soggetti con gravi gravi problemi di salute.
Il personale invece risulta sottodimensionato rispetto alle esigenze reali, si pensa vi sono solo 200 unità compreso comandate per n.593 detenuti. Purtroppo evidenziamo come seppur vi sono stati interventi legislativi nelle carceri restano i soliti problemi, sovraffollamento dei detenuti e cronica carenza di personale di Polizia Penitenziaria.
Comunicato stampa