CRONACA – Una vera e propria bomba d’acqua, quella che ha colpito la zona dei Castelli Romani e il litorale durante la mattinata di domenica 10 settembre. La furia del maltempo, dopo mesi di sostanziale siccità si è abbattuta sul territorio con violenza, causando disagi, allagamenti e situazioni di pericolo.
Ardea è stata una delle zone più colpite del litorale, con smottamenti, auto e scantinati semisommersi e fossi esondati. Tra questi, il Fosso Grande, balzato agli onori delle cronache a luglio per aver ottenuto la bandiera nera per l’ottavo anno consecutivo.
In prossimità della sua foce l’erosione e gli spostamenti di sabbia e detriti sono stati imponenti. L’acqua scesa a mare dalle varie stradine di accesso alla spiaggia ha scavato veri e propri canali. In particolare, all’altezza del km 19,400 della via Litoranea, uno di questi fossi ha portato all’emersione di centinaia di sacchi di plastica sepolti sotto l’arenile.
La comparsa di questi sacchi ha suscitato la preoccupazione dei residenti della zona. Un cittadino di Ardea, infatti, ha reso nota la situazione ai Carabinieri della Tenenza locale, nonché alla nostra testata, inviandoci materiale fotografico a testimonianza di quanto accaduto.
I militari dell’Arma hanno dunque avviato le indagini per risalire all’origine degli oggetti sepolti. Potrebbe trattarsi di sacchi di sabbia per il drenaggio, oppure – nelle peggiori ipotesi – di materiali di risulta edile o immondizia. La Procura di Velletri, in ogni caso, non ha ancora comunicato l’apertura di fascicoli per eventuali reati ambientali.
Lorenzo Mattia Nespoli