ATTUALITA’ – Sono stati celebrati oggi ad Albano Laziale i funerali di Erich Priebke, il boia delle Fosse Ardeatine. La cerimonia ha avuto luogo alle 17, in forma privata, presso la Confraternita San Pio X, di ispirazione lefebvriana e dunque non soggetta alle indicazioni del Vicariato che aveva espresso parere contrario. Marcel François Lefebvre è stato un arcivescovo cattolico francese, poi scomunicato da papa Giovanni Paolo II. Ancora sconosciuto il luogo in cui sarà tumulato il corpo. Il feretro è stato accolto da un gruppo di cittadini di Albano che ha intonato “Bella Ciao” al suo passaggio.
Critico il Sindaco di Albano che attraverso il suo portavoce aveva detto in mattinata: “”Nessuna richiesta ci è arrivata in tal senso, nessuna comunicazione né da prefettura né dagli organi deputati. E se arrivasse all’ultimo minuto ci opporremmo, assolutamente. Siamo una città dalla tradizione partigiana, abbiamo subito i bombardamenti durante la guerra: saremo in prima linea contro i funerali e la sepoltura del criminale nazista nel nostro territorio”.
Il figlio di Priebke, nel frattempo, in maniera provocatoria ha dichiarato in un intervista che il padre, alle Fosse Ardeatine, agì “per obbedienza dovuta” verso i suoi superiori e che secondo lui potrebbe essere seppellito “anche in Israele, così sono contenti…”. Provocazione subito rispedita al mittente dallo Stato ebraico: “Non merita alcun commento”, si sono limitate a rispondere fonti del ministero degli Esteri israeliano. Il Prefetto di Roma ha revocato l’ordinanza con cui il sindaco di Albano voleva impedire il passaggio della salma di Pribke sul territorio del Comune. La salma sarà cremata a Roma. Le ceneri hanno ancora una destinazione sconosciuta. Anche la Cgil di Pomezia-Castelli Romani-Roma Sud ha diffuso una nota di biasimo per i funerali ad Albano: “Quello che sta accadendo in queste ore ad Albano Laziale, dove si sono svolti i funerali del carnefice Priebke, è vergognoso – ha dichiarato Giuseppe Cappucci, Segretario generale CdLT CGIL Roma Sud-Pomezia-Castelli – Un oltraggio alla memoria, alla storia, al senso di giustizia e verità, tanto più che i funerali, come prevedibile, si sono trasformati in un appuntamento per neonazisti, contro i quali ci auguriamo che le autorità competenti prendano i dovuti provvedimenti. Se per le vittime di Priebke non vi è stata giustizia, almeno ci doveva essere rispetto, così non è stato. Questi funerali sono una vergogna per l’Italia intera e per tutte le vittime del nazifascismo. Ancor più grave è che i funerali si sono tenuti anche a fronte della contrarietà della popolazione e del sindaco di Albano, città medaglia d’argento al valore della Resistenza e che non meritava simile onta”.