Sviluppare la nostra capacità di piacere e stabilire relazioni sentimentali è possibile, non è così difficile come si pensa. Dobbiamo tener conto del fatto che mostrare interesse per gli altri ed essere disposti ad ascoltarli ha come ricompensa la reciprocità. Vi sono numerosi studi che dimostrano che le persone che rimangono attive dal punto di vista sociale stringono legami con gli altri, comunicano in modo efficace e hanno una maggiore aspettativa di vita.
I vantaggi del piacere
Se piacciamo agli altri, questi si sentono a loro agio intorno a noi, ci dedicano la loro attenzione e si aprono con tranquillità: questa è ciò che viene definita la “capacità di piacere”. Ha qualcosa a che fare con il nostro aspetto, ma molto dipende dal modo in cui riusciamo a far sentire chi ci circonda.
Le persone simpatiche emettono segnali forti e chiari della loro volontà di essere socievoli: rivelano che i loro canali di comunicazione sono aperti. Questi segnali ispirano fiducia, sincerità, sicurezza…Le persone cordiali mostrano un volto accogliente, tranquillo e amichevole e riescono ad attirare l’attenzione degli altri.
Una buona intesa.
L’intesa è stabilire un interesse comune, in un posto confortevole in cui due o più persone possono incontrarsi mentalmente. Quando esiste, ogni persona dà qualcosa di sé e ottiene in cambio un arricchimento. Il risultato è l’accettazione positiva dell’altro. La nostra capacità di stabilire una buona intesa dipenderà: dal nostro atteggiamento, dalla nostra capacità di sincronizzare il linguaggio del corpo col tono di voce, dalla nostra capacità di parlare.
Intesa naturale: stabiliamo relazioni in modo in modo naturale e, anche se per molti sono segnali difficilmente percepibili, per altri sono tangibili. Questo avviene per quello che definiamo magnetismo, intelligenza o carisma. Persone con interessi comuni stabiliscono rapporti in modo naturale. Il motivo per cui ci troviamo così bene con i nostri amici sta nei nostri interessi comuni e nel nostro modo comune di agire.
Intesa casuale: è quella che si instaura tra persone che parlano la stessa lingua in un paese straniero per esempio, ma il cui contatto e la cui conoscenza si esaurisce una volta esaurita l’esperienza di condivisione casuale. La vera intesa non è limitata alla lingua e alla geografia: è qualcosa di più profondo, sul quale occorre lavorare molto.
Intesa programmata: sorge quando riduciamo le distanza e le differenze tra una persona e noi stesse, cercando di trovare degli interessi comuni e, per raggiungere questo fine, deliberatamente modifichiamo il nostro comportamento, come se volessimo “diventare” come l’altra persona.
Il giusto atteggiamento
Quando ci sentiamo felici, la nostra voce suona allegra e usiamo parole che descrivono la nostra felicità. Gli atteggiamenti determinano il tipo e la qualità del nostro pensiero, del tono della nostra voce, delle parole che usiamo. E, soprattutto, governano il nostro linguaggio del viso e del corpo.
Il nostro atteggiamento controlla la nostra mente e il linguaggio del nostro corpo, che esprime dei modelli comportamentali associati a qualsiasi sentimento che stiamo provando in quel momento. La qualità del nostro atteggiamento determina la qualità dei nostri rapporti, per non parlare degli altri aspetti della nostra vita. Inoltre, gli atteggiamenti tendono ad essere contagiosi: se sono positivi, ne riceveremo di doppiamente positivi.
Il linguaggio del corpo
Il nostro corpo non sa mentire. Inconsciamente, senza che noi lo vogliamo, trasmettiamo i nostri pensieri e sentimenti agli altri, che li percepiscono perfettamente. Qualsiasi contraddizione in questo linguaggio può turbare lo sviluppo della comprensione. Il linguaggio del corpo, la postura, le espressioni e i gesti sono responsabili per più del 50% delle reazioni delle persone e di ciò che pensano. Il linguaggio del corpo può essere suddiviso in due categorie: aperto e chiuso.
Linguaggio del corpo aperto: mette a nudo il nostro cuore e il nostro corpo e indica cooperazione, accordo, buona volontà, entusiasmo e accettazione. Sono gesti fatti in modo che la gente possa vederli. Tendono ad essere lenti e intenzionali. Mostrano fiducia, includono mani e braccia aperte, nonché un sottile movimento occasionale verso la persona che vuole significare una piena accettazione.
Linguaggio del corpo chiuso: spesso, i gesti di difesa sono rapidi ed evasivi e sfuggono dal nostro controllo cosciente. Suscitano resistenza, frustrazione, ansia, intransigenza, nervosismo e impazienza. Le braccia incrociate sono un gesto comune a tutte le manifestazioni di difesa: nascondono il cuore e i sentimenti. Evitare il contatto con gli occhi di un’altra persona esprime disapprovazione. Muoversi in modo agitato costituisce un altro gesto negativo, che può mostrare impazienza e nervosismo.
“Ricordiamoci che l’intesa è la creazione di uno spazio
in cui due o più persone possono incontrare le loro menti.”
La dottoressa Daniela Perfetti è una Psicologa, laureata presso l’Università “La Sapienza” di Roma e svolge la sua attività di consulenza a Colleferro, dove si occupa di Formazione, Sostegno Individuale e di Gruppo, Coordinamento Genitoriale e Sostegno alla Genitorialità.
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