POLITICA – Assoluzione con formula piena. Si è conclusa in questo modo, lo scorso venerdì 20 aprile, il lungo procedimento giudiziario delle inchieste Albafor, Formalba e Albano Estate.
Il Tribunale di Velletri, con la sentenza definitiva, ha dunque espresso il suo ultimo verdetto, scagionando tutti gli indagati. Fra loro, il Sindaco di Albano Nicola Marini, l’ex Primo cittadino Mattei, il Vicesindaco Sementilli, gli ex Assessori Fiorani, Rovigatti e Rossi, nonché il Consigliere Santoro e i Dirigenti comunali Sabadini e Rosatelli.
Riguardo ad “Albano estate”, i fatti risalgono al biennio 2010 – 2011, anni in cui la gestione della rassegna culturale estiva è stata assegnata – per un appalto dal valore di 123 milioni di euro – alla società Ates di Roberto De Vitalini, con sede legale in una proprietà del Sindaco Marini. Da lì le indagini a suo carico per abuso d’ufficio continuato e in concorso con dirigenti, politici e imprenditori.
Lunghe e travagliate anche le vicende legate ad Albafor, divenuta Formalba nel 2014, e dichiarata definitivamente fallita nel 2016. L’istituto di formazione professionale di proprietà del Comune di Albano, con sette sedi nel territorio dei Castelli Romani e nei dintorni, ha accumulato negli anni debiti con Inps, Agenzia delle entrate, creditori e dipendenti per oltre 15 milioni di euro. Le indagini della Procura, oltre che sul deficit finanziario e sul mancato pagamento dei salari, si sono concentrate sull’assunzione, a vario titolo, di parenti, amici e collaboratori politici presso l’Istituto. Anche in questo caso, fra gli indagati era presente il Sindaco Marini.
Proprio il Primo cittadino, commentando su Facebook la sentenza di assoluzione, ha espresso sollievo e soddisfazione, per l’insussistenza di un fatto che «è andato avanti ormai da anni, che ha dato adito a dubbi, maldicenze, strumentalizzazioni e pettegolezzi».
Lorenzo Mattia Nespoli