Frascati Scherma, un altro talento da Jesi: la Rossini entra a far parte del club tuscolano

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Frascati (Rm) – Poche settimane fa era stato ufficializzato l’approdo al Frascati Scherma di Elena Tangherlini, talentuosa fiorettista proveniente da Jesi. Ora il club tuscolano accoglie ufficialmente un’altra giovane e promettente fiorettista che ha compiuto il medesimo ideale percorso dalla società marchigiana a quella del presidente Molinari. Si tratta di Serena Rossini, classe 1999 (di un anno più piccola rispetto alla Tangherlini), che due anni fa conquistò l’argento ai mondiali Under 20 e che nella passata stagione ha ottenuto un ottimo piazzamento nella prova di Coppa del Mondo Assoluti a Torino dove si è fermata agli ottavi di finale. «E’ stata una scelta di vita, non solo legata alla scherma – dice l’atleta che fa parte del gruppo sportivo delle Fiamme Gialle – Ho scelto di vivere da sola e di frequentare l’università, quindi Frascati è stata la scelta ideale per poter anche crescere in maniera importante dal punto di vista sportivo. Qui avrò la possibilità di allenarmi con le migliori atlete della nostra disciplina e questo mi dà una motivazione fortissima». La Rossini (nella foto di Augusto Bizzi) sembra avere le idee molto chiare anche sugli obiettivi personali della stagione che sta per cominciare. «Disputerò il mio terzo e ultimo anno tra i Giovani prima di sbarcare negli Assoluti. Ho finito il percorso per diplomarmi e quindi ora avrò la possibilità di sostenere doppi allenamenti per intensificare la mia preparazione e alzare l’asticella. Il primo obiettivo è quello di provare a fare il massimo nella mia categoria, ovvero quella dei Giovani, poi se arriverà qualcosa anche tra gli Assoluti sarà tanto di guadagnato. Il mio sogno? E’ quello di tutti gli atleti della scherma, vale a dire di riuscire a partecipare un giorno ad una Olimpiade». Più originale il modo in cui l’atleta marchigiana, cresciuta ad Ancona e poi spostatasi a Jesi, ha cominciato a fare scherma. «Avevo quattro anni e mezzo e mi piaceva il calcio, ma allo stesso tempo ero affascinata dalla figura di Zorro – sorride la Rossini – Così chiesi ai miei di farmi fare uno sport che rimandasse a quel personaggio e da quel momento non ho più smesso di praticare questo sport».

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