Frascati (Rm) – Ha compiuto diciotto anni lo scorso 26 aprile. E ora può vivere il suo primo campionato italiano Assoluto. Alberto Mascioli, fiorettista classe 2003 allievo di Alessandra Nucci, esordirà oggi “tra i grandi”, lui che è ancora al primo anno Giovani. “Sono molto emozionato – dice il giovane atleta – Col Covid i numeri dei qualificati sono stati “allargati” e questa è sicuramente una grande opportunità. Ovviamente non ho pressioni di risultato, ma devo tirare nel modo migliore che posso anche perché recentemente è scomparsa mia mamma e il suo pensiero rappresenta una forte spinta per me”. Recentemente Mascioli ha già partecipato al campionato italiano Giovani a Riccione: “Sono arrivato tra i primi 64 e il risultato è stato discreto: non è andata benissimo, ma non è andata nemmeno male. La gara più bella della mia carriera? Quella regionale Giovani di quest’anno in cui sono arrivato secondo, portando a casa la mia prima coppa. Ma anche una gara interregionale Assoluti fatta prima del Covid in cui sono riuscito ad arrivare tra i primi otto”. La sua è una storia particolare: figlio di due italiani, è nato a Roma, ma ha vissuto tutta l’età scolastica a Londra e infatti la sua cadenza linguistica “risente” di una certa inflessione britannica: “Ma io mi sento più italiano che britannico – dice Mascioli – Anche se a livello linguistico per me è più facile parlare inglese”. Il giovane fiorettista parla del rapporto con la sua maestra Alessandra Nucci: “Da quando sono arrivato qui a Frascati mi ha sempre seguito. Si è subito creato un bel feeling tra noi”. I primi passi nella scherma li ha fatti “solo” all’età di undici anni: “Prima giocavo a calcio e facevo il portiere, poi tramite la scuola ho conosciuto questa disciplina che mi è subito piaciuta come ambiente e mi ha coinvolto sempre di più. Ho fatto due anni in Italia a Livorno, poi per motivi di vicinanza con Roma ho deciso di venire al Frascati Scherma e sono felicissimo di questa scelta. Grazie alla mia maestra sono cresciuto tanto e voglio continuare a farlo: adesso tornerò a vivere a Roma e questo mi permetterà di allenarmi con maggiore costanza alla “Simoncelli”. Sogni per il futuro? Ho quello di tutti gli sportivi e cioè riuscire un giorno a partecipare alle Olimpiadi”. D’altronde in sala qualche esempio illustre ce l’ha: “Mi è sempre piaciuto lo stile schermistico e umano di Daniele Garozzo: ricordo benissimo la sua vittoria dell’oro olimpico perché lo stavo seguendo in tv”.
Frascati Scherma, Mascioli pronto per i campionati italiani Assoluti: “Una bella opportunità”
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