Corteo Anpi ad Albano per ribadire il carattere antifascista del territorio

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M.E.-Bevilacqua-alla-manifestazione-dell'Anpi

La vicepresidente del Consiglio di Genzano, Marta Elisa Bevilacqua

POLITICA – Si è svolta sabato 9 novembre, ad Albano, sotto un cielo che ha minacciato costantemente pioggia, la manifestazione organizzata dalla locale sezione Anpi, in memoria delle vittime cittadine della Resistenza. Il 15 ottobre scorso, ricordiamo, si era scatenata una fortissima protesta, sfociata poi in una vera guerriglia cittadina, contro la presenza della salma di Erich Priebke, il boia delle Fosse Ardeatine per la quale la confraternita dei Lefebvriani avevano deciso di far svolgere la funzione funebre, rifiutata dalla diocesi romana.

Centinaia di persone hanno sfilato dietro al furgone con lo striscione “Priebke Boia” e allo stendardo con su scritto “Castelli Romani antifascisti, ora è sempre Resistenza”. Fra i presenti, il deputato di Sel Filiberto Zaratti, il sindaco di Albano Nicola Marini e rappresentanti delle amministrazioni di Genzano e Castelgandolfo e Velletri. Il segretario dell’Anpi locale, Ennio Moriggi, ha dichiarato: “Se qui è accaduto tutto ciò, è dovuto alla disponibilità di una confraternita cittadina che non è riconosciuta dal Vaticano e che ha preso una decisione irresponsabile. Spero si prenda atto che non è gradita e se ne vada. Ma anche il prefetto Pecoraro, secondo noi ha sbagliato, bene hanno fatto i deputati a chiederne le dimissioni. Mai permetteremo qui ad Albano raduni come a Predappio. Il corteo di oggi dev’essere pacifico, vogliamo arrivare tranquillamente a piazza della Costituente”.

La vicepresidente del Consiglio comunale di Genzano di Roma, Marta Elisa Bevilacqua, presente al corteo ci ha rilasciato una dichiarazione in merito: “Il comune di Genzano ha aderito all’invito dell’Anpi a partecipare a questa manifestazione antifascista perchè, dopo i fatti del 15 ottobre, ci è sembrato necessario, ancora una volta, significare la natura democratica e antifascista del nostro territorio. Genzano aveva già partecipato al presidio del 15 ottobre, forte della consapevolezza del grave prezzo pagato dai castelli romani nella lotta al nazifascismo. E’ stato necessario, il 15 ottobre, impedire che dal funerale di Priebke scaturissero manifestazioni nostalgiche, o che il territorio divenisse luogo di un pellegrinaggio per gruppi neo-fascisti e neo-nazisti. Ancor più grave ci è parso il fatto che si sia imposto alla comunità di Albano di ospitare il rito funebre, senza tener conto, o addirittura senza interpellare, le autorità locali. La manifestazione pacifica di oggi ha testimoniato, ancora una volta, l’attaccamento che cittadini e istituzioni hanno ai valori della democrazia e dell’inclusione sanciti dal nostre testo costituzionale, nato proprio dalla lotta partigiana al nazi-fascismo.”

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