‘Ndrangheta anche ad Anzio e Nettuno, arrestate 65 persone per spaccio, estorsioni e inquinamento

Google+ Pinterest LinkedIn Tumblr +

CRONACA – Arrestate questa mattina, su mandato della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma 65 persone (39 in carcere e 26 agli arresti domiciliari) gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti aggravata dal metodo mafioso, cessione e detenzione ai fini di spaccio, estorsione.

Nel corso dell’attività di indagine, avviata nel 2018 dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma con il coordinamento della DDA della Procura capitolina sono stati raccolti elementi che hanno fatto emergere, fra le altre cose, un distaccamento ‘ndraghetista sul territorio dei comuni di Anzio e Nettuno (denominata locale di Anzio e Nettuno, “distaccamento” dal locale di Santa Cristina d’Aspromonte, ma composto in gran parte anche da soggetti appartenenti a famiglie di ‘ndrangheta originarie di Guardavalle).

Si avvaleva della forza di intimidazione per acquisire la gestione e/o il controllo di attività economiche nei più svariati settori (ad es. ittico, della panificazione, della gestione e smaltimento dei rifiuti, del movimento terra); commettere delitti contro il patrimonio, contro la vita e l’incolumità individuale, contro la pubblica amministrazione e in materia di armi e stupefacenti; affermare il controllo egemonico sul territorio, realizzato anche attraverso accordi con organizzazioni criminose omologhe e mediante infiltrazioni nelle amministrazioni comunali; procurarsi ingiuste utilità.

Le misure cautelari sono state adottate anche per il reato di traffico organizzato di rifiuti, in relazione alla gestione di ingenti quantitativi di liquami che sarebbero stati scaricati nella rete fognaria comunale attraverso tombini, alcuni dei quali realizzati ad hoc all’interno della sede di attività imprenditoriali facenti capo agli imputati sul territorio di Anzio.

Le quote, l’intero patrimonio aziendale, i conti correnti e le autorizzazioni all’esercizio delle attività commerciali sono state sottoposte a sequestro preventivo.

Carrefour-Market-Aziende-Deserti

Condividi.

Non è possibile commentare.