ATTUALITA’ – Come se non bastasse la stangata economica che ha subito l’Italia – e il mondo intero – a causa della pandemia da Coronavirus, che persiste da oltre due anni, si è aggiunta pure l’offensiva Russa in Ucraina.
Il conflitto, infatti, ha generato un notevole e prevedibile aumento dei prezzi delle materie prime, con conseguente aumento delle bollette, dei costi di produzione e trasporto. E questi aumenti stanno riguardando anche il prezzo dell’oro.
Considerato il bene rifugio per eccellenza, è un metallo il cui valore non viene scalfito dall’inflazione né dalle oscillazioni di mercato. Un bene che non subisce svalutazione e che rappresenta l’investimento più sicuro anche in periodi storici critici come quello attuale.
È per questo motivo che si parla di corsa all’oro, dal momento che la domanda sta crescendo in maniera esponenziale: se la domanda sale, sale anche il prezzo dell’oro, e tutti scelgono di vendere quello che possiedono.
Come viene gestito l’aumento del prezzo dell’oro
I compro oro a Roma sono stati invasi da un enorme afflusso di persone che volevano vendere i propri preziosi in oro. Negli ultimi giorni, infatti, il prezzo dell’oro ha subito un’impennata che consente ingenti guadagni se venduto in questo esatto momento storico.
Uno dei più attivi compro oro sul territorio capitolino è Orolive, che ha dovuto cambiare le sue modalità di vendita. Il titolare Valerio Saltari ha scelto di chiudere temporaneamente il punto vendita di via Acciaioli per smaltire a poco a poco il grande flusso di clienti ed evitare la formazione di lunghe file davanti al negozio. Orolive, in questo periodo di maggiore richiesta, riceve solo su appuntamento: è possibile prenotarsi e fissare un appuntamento via mail oppure contattare l’agenzia accedendo al form WhatsApp sul portale Orolive.
Qual è il momento migliore per vendere il proprio oro usato
I portali più affidabili di compro oro, fra cui rientra Orolive, sono quelli in cui è possibile tenere d’occhio il prezzo dell’oro, che viene continuamente aggiornato dalle quotazioni della Borsa di Londra. Oltre al sito, anche nel punto vendita Orolive si può controllare la quotazione di oro e argento in tempo reale, poiché vi è un monitor a favore dei clienti (bisogna sempre diffidare da quelli che non mostrano la quotazione).
I compro oro e tutti gli addetti del settore dei metalli preziosi effettuano le valutazioni dell’oro basandosi sul fixing oro Londra dal quale si ricava la quotazione dell’oro usato. Il fixing di Londra – che non è la quotazione oro in tempo reale, visto che i metalli preziosi subiscono oscillazioni e scambi di mercato continui – è un prezzo di riferimento (fixing dell’oro) a cui si attengono gli acquirenti di oro usato. Il funzionamento del fixing consiste in un accordo di domanda e offerta fra i maggiori portatori di interessi nel mercato dell’oro che stabilisce il prezzo dell’oro due volte al giorno, ogni giorno, ossia alle 11:30 e alle 16:00 orario londinese. Questo prezzo sarà quello di riferimento dei mercati finanziari.
Tra l’altro, la quotazione dell’oro in borsa è rapportata all’oro puro 24 carati, il cosiddetto oro 999, ma la maggior parte dei gioielli che si possiedono sono in oro 18kt (oro 750). Questo vuol dire che se davanti a un compro oro si vede un cartellone che pubblicizza una quotazione sull’usato con un allettante prezzo, a quella cifra si dovrà detrarre il 25% sul valore di borsa.
Attenzione, però, a non confondere la quotazione con la valutazione. Il prezzo della quotazione oro usato oggi non sarà quello a cui si venderà l’oro al grammo ed è questa la differenza fra quotazione e valutazione dell’oro usato. Come già spiegato, la quotazione riguarda il valore di borsa dell’oro “nuovo”, mentre la valutazione è il prezzo effettivo che il compro oro è disposto a pagare per acquistare l’oro usato, considerando anche la parte della sua commissione, altrimenti l’affare non gli apporterebbe alcun guadagno.
La valutazione dipende dalla preparazione dell’agente di compro oro e alla sua competenza nel riconoscere la qualità dell’oro, che tuttavia è agevolata da molteplici strumenti del mestiere, come bilance, acidi e strumenti ai raggi X.
L’impennata dell’oro in altri momenti storici
Già nel 2020 un’oncia di oro (che equivale a 28,35 grammi) valeva oltre 1.700 dollari sui mercati internazionali, dunque circa 60 dollari al grammo. L’anno precedente, invece, l’oro oscillava fra i 1.200 e i 1.350 dollari. La pandemia è responsabile di una crescita pari a circa il 30%.
Il motivo lo si deve al fatto che molte persone, nel bel mezzo di una crisi sanitaria mondiale, si sono affidate alle potenzialità di bene rifugio da investimento a lungo tempo che caratterizza l’oro, facendo registrare un boom della domanda del metallo prezioso.
Già dai primi tre mesi del 2020 la domanda dell’oro è cresciuta, in particolare la domanda di ETF, l’Exchange Traded Funds, che ha portato l’investimento dell’oro accessibile a tutti. È stato registrato, infatti, un autentico record storico dal valore di circa 23 miliardi di dollari. Anche il 2021 è stato un anno di crescita, soprattutto per l’industria orafa italiana. Il loro fatturato è aumentato quasi del 55% rispetto all’anno passato e dell’11,9% in rapporto al 2019.