CRONACA – Nel primo pomeriggio di ieri un detenuto ristretto nel Penitenziario di Velletri pretendeva che l’agente di polizia penitenziaria tenesse la porta della sua cella aperta, perchè doveva recarsi a fare una telefonata.
Quando l’agente gli ha risposto che la porta della cella non poteva rimanere aperta perchè doveva attendere ancora altri 10 minuti, il detenuto ha sbattuto la porta in acciaio contro l’agente per poi iniziare a colpirlo con calci e pugni, strappandogli la maglietta e la collanina d’oro.
Fortunatamente l’agente è riuscito a suonare l’allarme ed immediatamente sono intervenuti in soccorso alcuni colleghi che senza uso dei mezzi di protezione (caschi, scudi e manganelli) sono riusciti ad immobilizzare il detenuto trasferendolo nel reparto isolamento. Durante l’operazione per bloccare il detenuto violento, due agenti hanno subito dei pugni in testa e hanno dovuto essere trasportati al pronto soccorso dell’ospedale di Velletri per accertamenti.
A darne notizia è il Segretario Generale del Si.P.Pe. (Sindacato Polizia Penitenziaria) Carmine Olanda che da sempre denuncia gli eventi critici e le gravissime condizioni di lavoro che ogni giorno si verificano sia nel penitenziario di Velletri che in tutte le carceri.
“Gli Agenti aggrediti – commenta Olanda – sono stati curati presso il Pronto Soccorso di Velletri la quale fortunatamente non hanno riportato nulla di grave ma poteva benissimo succedere il peggio. Pochi giorni fa come sindacato abbiamo scritto a tutte le Autorità del Ministro della Giustizia segnalando l’emergenza Personale che sta affrontando il Penitenziario di Velletri. La grave carenza di personale (80 unità in meno) consente di garantire i livelli minimi di sicurezza del Penitenziario, senza considerare la gestione degli imprevisti/emergenze che possono emergere in ogni momento”.
“Non è la prima volta che succedono episodi di aggressione di questo genere – conclude Olanda – le aggressioni stanno aumentando sempre di più in tutti gli Istituti penitenziari – prima che gli Agenti perdano il senso della ragione – il Ministro della Giustizia deve prenderne atto, occorre dare agli Agenti di Polizia Penitenziaria più Tutela e di conseguenza più Autorità d’ intervento. Non si può più attendere, non bisogna aspettare che succeda prima il peggio per poi intervenire. È giunto il momento che le Istituzioni ci dicano come devono essere gestiti le carceri, se la Polizia Penitenziaria deve indossare una divisa a servizio del Paese oppure un camice bianco a servizio dei detenuti”.