POLITICA – L’ASPAL (associazione produttori agricoli del Lazio) è stata audita alla Pisana presso il Consiglio regionale del Lazio e precisamente dall’ottava Commissione Agricoltura e Ambiente.
Erano presenti l’assessore all’Agricoltora della Regione Lazio, onorevole Enrica Onorati; il presidente dell’ottava commissione onorevole Valerio Novelli; il vicepresidente Giancarlo Righini ed infine il dottor Ugo Della Marta, direttore regionale del settore agricoltura, caccia, pesca e foreste.
L’Associazione produttori agricoli del Lazio è stata rappresentata a questo incontro da Stefano Giammatteo presidente ASPAL, Piero Valeri e Remo Bagaglini vice presidenti Aspal, Pio Castellucci consigliere Aspal, Fernando Monfeli e Antonio Felice Monfeli, associati ASPAL. La seduta è iniziata con l’intervento del consigliere regionale Giancarlo Righini il quale ha esposto le emergenze del settore agricolo in questo momento a cominciare dai danni causati dagli andamenti climatici, dal caro gasolio, caro bollette e materie prime in generale con conseguenze enormi sul reddito degli agricoltori, i quali necessitano di interventi urgenti che possano far fronte all’emergenza.
Il presidente Giammatteo nel suo intervento ha evidenziato l’ esigenza di una modifica delle legge nazionale 102/2004 che disciplina gli interventi causati dai danni climatici accompagnata da un nuovo modello assicurativo che garantisca la copertura e la difesa del reddito aziendale da tutte le avversità, sia climatiche che fito-patologiche ed anche da fauna selvatica. Inoltre Giammatteo sulle speculazioni che ci sono sui prodotti agricoli al campo ha proposto il riconoscimento del costo di produzione di ogni prodotto agricolo coltivato, affinché ogni agricoltore non venga costantemente penalizzato da un mercato, sempre più globale, dove le grosse lobby commerciali fanno come vogliono ai danni dell’ anello più debole della filiera agro-alimentare.
Piero Valeri in qualità di vice presidente ASPAL, si è soffermato sull’emergenza e carenza di manodopera in agricoltura e ancor di più nelle aziende boschive proponendo di investire sulla formazione di tutte quelle persone, sia italiane che immigrate, che abbiano la predisposizione a svolgere questi tipi di lavori nelle campagne e nelle aziende boschive, altrimenti non avremmo più la possibilità di portare avanti le nostre attività.
Inoltre occorre defiscalizzare gli oneri sociali contributivi sul lavoro stagionale per abbattere il costo del lavoro ed inoltre per facilitare e velocizzare le assunzioni bisognerebbe reintrodurre i voucher in agricoltura. Il consigliere Pio Castellucci ha ricordato quanto abbia inciso sull’emergenza in agricoltura, i circa tremila ettari di kiwi perduti nel Lazio negli ultimi tre/ quattro anni per effetto della siccità. Infine c’è stato l’ intervento del socio ASPAL Monfeli dalla provincia di Viterbo, il quale si è soffermato sui danni causati dai cinghiali e da altre specie di fauna selvatica, soprattutto sui noccioleti ma anche sui cereali, girasoli ecc..
“La Regione Lazio deve intervenire al più presto, insieme allo Stato per fare fronte ai danni causati anche dalla fauna selvatica, altrimenti continueremo a perdere produzioni e ci indebiteremo ancor di più. Noi purtroppo ha concluso Monfeli, non possiamo abbandonare le nostre terre, perché non abbiamo altre opportunità lavorative”.
Alla fine della seduta, l’Aspal Lazio ha ringraziato tutta la commissione, consegnando un documento riassuntivo di tutto ciò che è stato esposto,con le relative proposte su ogni argomento che è stato trattato e affrontato. La segreteria dell’ottava commissione ha verbalizzato tutto ciò che è stato detto ed ha preso impegno di rivedersi a breve per approfondire ogni tematica esposta, cercando di trovare soluzioni condivise a queste continue emergenze. Secondo il direttivo Aspal Lazio, bisogna affrettare i tempi, altrimenti sarà troppo tardi e noi rischieremo seriamente di veder fallire altre aziende, oltre alle tante che già abbiamo perso dall’inizio della pandemia fino ad oggi.
Comunicato stampa