Albano, aperta inchiesta sulla morte di Massimiliano dopo due giorni su una barella

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CRONACA – La Procura di Velletri ha aperto un fascicolo d’inchiesta per omicidio colposo per la morte, avvenuta lo scorso 5 novembre, di Massimiliano Querci, il 42enne che sarebbe stato lasciato su una barella per due giorni al pronto soccorso “San Giuseppe” di Albano e morto alla Nuova Itor di Roma. Il 42enne, sarebbe stato sottoposto agli accertamenti solo due giorni dopo il suo ricovero urgente ad Albano, dalla diagnosi era emersa una pancreatite acuta, forse causata dal suo abuso di alcol e così si era stato deciso per il trasferimento presso la casa di cura Nuova Itor di Roma dove però è deceduto quattro ore dopo.

La famiglia ha sporto denuncia, il pubblico ministero, Eleonora Fini, ha disposto il sequestro della cartella clinica su richiesta del legale dei parenti e si attendono i risultati dell’autopsia. L’uomo era stato portato, con l’ambulanza, al “San Giuseppe” il 3 novembre, con fortissimi dolori addominali ma dopo una visita lo avevano dimesso. Tornato a casa, dopo poco, era stato di nuovo portato presso il nosocomio di Albano perchè i dolori proseguivano forti e persistenti, così la sistemazione su una barella, in attesa di una visita. Secondo la ricostruzione, i primi, importanti accertamenti sarebbero avvenuti troppo tardi rispetto all’orario di arrivo di Massimiliano Querci al pronto soccorso, poi la situazione è precipitata e a nulla è valso il trasferimento a Roma.

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