Un itinerario per visitare i luoghi di Roma meno conosciuti

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Della Città Eterna sappiamo già tutto, ma è chiaro che se non avete mai visto Roma si tratta di una capitale che vale sempre la pena visitare almeno una volta nella vita. Per chi è già stato nella capitale, invece, il consiglio è quello di non limitarsi ai luoghi più conosciuti, andando alla scoperta delle attrazioni, anche culturali, un po’ più “nascoste” ai turisti classici.

Al giorno d’oggi, poter scoprire luoghi meno conosciuti è decisamente più facile rispetto al passato. Merito, senza ombra di dubbio, della grande evoluzione garantita dalla tecnologia. Tanti gli ambiti che sono stati del tutto rivoluzionati da nuovi dispositivi e dal boom di internet: il settore dell’intrattenimento ne ha tratto grande vantaggio, con la presenza di portali che permettono di godersi film e serie tv in streaming oppure pensare alle applicazioni streaming nei siti di nicchia come nel caso delle slots online oppure rilassarsi ascoltando la propria musica preferita tramite le apposite App come Spotify.

La Centrale Montemartini

Se state percorrendo via Ostiense, potete ammirare uno dei musei più strani e bizzarri che si possono visitare nella capitale. Stiamo facendo riferimento alla Centrale Montemartini, al cui interno sono ospitate delle meravigliose sculture e opere dei Musei Capitolini. La particolarità è legata alla decisione di sfruttare una centrale termoelettrica in disuso per creare questo museo.

In questo caso, l’effetto finale è decisamente unico, vista la combinazione tra archeologia di stampo industriale e arte tipicamente classica. Una visita alle collezioni ospitate è più che meritata.

La Galleria Sciarra

Proprio a poca distanza rispetto a via del Corso si può ammirare un passaggio pedonale che è stato realizzato seguendo uno stile liberty. Sono in pochi, in realtà, a conoscere questo passaggio. Si tratta della Galleria Sciarra, un passaggio pedonale coperto, la cui caratteristica principale è la presenza di un cortile privato che è stato oggetto di particolari decorazioni in stile liberty. L’apertura al pubblico rispetta gli orari d’ufficio. Come accedervi? Molto semplice, dato che è sufficiente trovare gli ingressi da via Marco Minghetti e Piazza dell’Oratorio.

L’Antica Farmacia di Santa Maria della Scala

Stiamo facendo riferimento a quella che si può tranquillamente definire come la farmacia più antica della capitale. L’aspetto che colpisce maggiormente è che è ancora in funziona. Si trova a Trastevere e presenta una storia del tutto particolare. Tutto parte dal 1500, quando in questa Spezieria di Santa Maria della Scala venivano create delle preparazioni che si definivano miracolose, per merito dei frati Carmelitani. Questi ultimi, infatti, si occupavano della coltivazione di varie spezie nello spazio verde del Convento di Santa Maria della Scala.

Nel corso del 1600 questa farmacia venne aperta al pubblico. Oggigiorno, invece, purtroppo è visitabile solamente in occasione di eventi e festività particolari, rispettando il programma di visite guidate che vengono organizzate da varie associazioni.

Il Convento di Trinità dei Monti

Un altro luogo decisamente interessante e affascinante è senz’altro il Convento di Trinità dei Monti. Qui, infatti, si possono ammirare degli spettacolari affreschi che sfruttano la tecnica della prospettiva, in maniera tale da realizzare delle immagini decisamente fuori dal comune.

La tecnica che è stata usata per la realizzazione di tali affreschi è quella dell’anamorfosi. In questo senso, va detto che l’effetto finale di distorsione delle immagini offre la possibilità di ammirare, posizionandosi in specifiche zone del corridoio, la figura di San Francesco di Paola mentre sta pregando. Stesso discorso per poter ammirare anche San Giovanni mentre sta scrivendo l’Apocalisse. Da altri punti, invece, c’è la possibilità di ammirare un paesaggio molto particolare, il cui senso è quello di trasmettere un forte senso di calma, che senz’altro ispira l’estasi e la concentrazione mentre si sta pregando. Infine, perché non dare un’occhiata anche allo spettacolare orologio ad acqua del Pincio, che si attiva grazie all’acqua presente in una fontana.

 

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