In pratica, ci si appella a tutte le città dei Castelli affinchè intraprendano al più presto il percorso della raccolta differenziata, utile al riciclo e ad impedire che si possano costruire inceneritori nella nostra zona. Con la raccolta differenziata, infatti, si aprirebbe uno scenario virtuoso di raccolta dei rifiuti che condurrebbe al totale riciclo degli stessi. La Vicepresidente del Consiglio, Marta Elisa Bevilacqua, esponente della Federazione di Sinistra ci ha inviato un comunicato stampa, con allegata delibera, con la quale spiega le motivazioni della delibera stessa.
LA DELIBERA DI GIUNTA APPROVATA ALL’UNANIMITA’
IL CONSIGLIO COMUNALE di Genzano di Roma
Premesso
che il Lazio risulta tra le ultime posizioni in Italia nella classifica delle regioni maggiormente impegnate nella difesa dell’ambiente attraverso una gestione ecologica dei rifiuti;
che gli obiettivi indicati nella Direttiva Europea 2008/98 prevedono il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata entro il prossimo anno e che allo stato attuale la Regione Lazio è ferma sotto il 20%;
che l’Italia, sulla base della Direttiva 2009/28/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2009, è tuttora impegnata nel perseguire l’obiettivo di riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica entro il 2020 e che tale obiettivo deve essere tenuto in considerazione anche e soprattutto in riferimento all’inquinamento causato dagli inceneritori e delle emissioni di CO2 dovute al trasporto dei rifiuti in discarica.
Considerato
che in Consiglio regionale prosegue l’iter di approvazione del Piano di gestione dei rifiuti del Lazio;
che la discarica di Malagrotta verrà chiusa entro pochi mesi;
che il dibattito politico in corso non lascia presagire un mutamento di rotta nella gestione dei rifiuti e che viene ipotizzata l’apertura di nuove discariche e la costruzione di un ennesimo inceneritore.
Valutato
l’impatto depressivo che tali opere producono nei territori sui quali ricade la sventura di dover subire l’apertura di nuove discariche o la realizzazione di impianti di incenerimento, con le conseguenti svalutazioni immobiliari, la distruzione di vocazioni di produzione agroalimentare e l’inevitabile diminuzione delle potenzialità turistiche e culturali dei luoghi.
Ritenuto
urgente che i Comuni del Lazio investano le risorse necessarie affinché i propri rifiuti vengano riciclati e non conferiti in discarica o inceneriti sul proprio territorio o quello di altri Comuni.
Rimarcato
che una gestione dei rifiuti basata essenzialmente sul metodo dell’incenerimento o del conferimento in discarica produce un pesante inquinamento atmosferico, del suolo e del sottosuolo, come dimostrano i risultati allarmanti delle indagini relative al territorio limitrofo la discarica di Malagrotta, o sull’aria circostante gli impianti di incenerimento;
che tali fonti di inquinamento sono altamente cancerogene ed innalzano il tasso di mortalità.
Evidenziato
che le esperienze più avanzate di gestione del ciclo dei rifiuti dimostrano che il metodo più vantaggioso per la collettività in termini economici, occupazionali, di rispetto dell’ambiente e tutela della salute pubblica è il riciclaggio degli stessi;
che tutte le Istituzioni pubbliche hanno il dovere di contribuire con determinazione alla riduzione dell’inquinamento atmosferico, del suolo e del sottosuolo per perseguire una reale e concreta tutela della salute pubblica.
IL CONSIGLIO COMUNALE di Genzano di Roma
Chiede alle Istituzioni Regionali di legiferare in materia di gestione dei rifiuti affinché da subito possano essere adottate le misure necessarie a ridurre a monte la produzione dei rifiuti e ad avviare la raccolta differenziata in tutto il territorio del Lazio, a cominciare dalla città di Roma, ai fini del raggiungimento dell’obiettivo “rifiuti zero”, come previsto dalla direttiva europea 2008/98.
IMPEGNA
il Presidente del Consiglio comunale ad inviare il presente Ordine del Giorno approvato
al Presidente ed agli Assessori della Giunta Regionale del Lazio;
al Presidente del Consiglio Regionale del Lazio ed ai Presidenti dei Gruppi consiliari;
al Presidente della Provincia.