CULTURA – Quasi 236 milioni di euro a favore del patrimonio culturale italiano.
È questa la notizia arrivata oggi dal ministero della Cultura dopo la pubblicazione di un decreto firmato dal ministro Gennaro Sangiuliano. I fondi riguardano il triennio 2024-2026 e interessano i settori dei beni archeologici, a cui sono riservati circa 15 milioni, delle belle arti e il paesaggio, che ricevono 27,2 milioni di euro, e dei musei a cui arrivano quasi 12,5 milioni.
A questi, si aggiungono gli archivi con 3,7 milioni e le biblioteche con 5,4 milioni di euro. Tutto il territorio nazionale sarà interessato dagli interventi, con il Lazio che guida la classifica delle regioni più finanziate. È qui, infatti, che arriveranno 38,8 milioni di euro per 133 interventi, di cui 40 nei musei, per un totale di 19,5 milioni, 28 nel settore belle arti e paesaggio da realizzare con 8 milioni, 20 interventi nel settore dell’archeologia per 5,7 milioni, 44 per le biblioteche con 5,5 milioni e 1 per gli archivi pari a 39mila euro.
Per quanto riguarda l’archeologia, non si tratta di interventi su grandi siti turistici, ma di lavori che verranno effettuati su beni minori. A raccontarlo in questo caso è l’assenza di Roma, che dal piano del Mic non riceverà fondi per nessun bene archeologico. Tra i destinatari invece ci sono le aree archeologiche di Sora, Cassino, Ceprano, Supino, Castro dei Volsci, Arpino e Casalvieri che in tre anni riceveranno seicentomila euro per la bonifica della vegetazione infestante del trattamento delle aree a verde e recupero del patrimonio esistente.
Stesso importo e stessi interventi per le aree archeologiche di Formia, Sabaudia, Cisterna, Monte San Biagio, Fondi e Gaeta, mentre ad Aquino, in provincia di Frosinone, andranno 550mila euro per lo scavo, il restauro e interventi finalizzati alla pubblica fruizione del cosiddetto Arco di Marcantonio. Sul versante delle belle arti e del paesaggio, Roma figura per i lavori al complesso di San Francesco a Ripa che per il completamento delle aree esterne, il restauro del muro di cinta e opere minori connesse alla funzionalizzazione del Complesso riceve 250mila euro, mentre altri 180 arriveranno per i lavori di completamento degli ambienti conventuali a supporto dell’Archivio storico afferenti alla Chiesa.
A Palazzo Patrizi Clementi, sempre nella Capitale, andranno invece 120mila euro, divisi in tre anni, per la manutenzione ordinaria degli impianti. Ma la fetta più grande se la prende Palazzo Chigi di Ariccia, a cui 1,4 milioni di euro per il restauro dei prospetti, la manutenzione delle coperture dell’edificio museale e la nuova illuminazione dell’intero complesso berniniano della piazza di Corte.