POLITICA – Sono sedici i comuni del Lazio che, grazie a un apposito programma avviato dalla Regione Lazio nell’ambito del Por Fesr (Programma Operativo) 2007-2013, hanno avviato piani di recupero e di rigenerazione del contesto sociale, ambientale ed economico cittadino. Si tratta dei Piani Locali Urbani di Sviluppo (Plus), progetti cofinanziati dai fondi strutturali dell’Unione europea che consentono di elaborare azioni mirate a favore delle città, allo scopo di favorire la coesione territoriale, l’integrazione sociale, la competitività, l’innovazione e l’imprenditorialità.
Lo scopo è rimuovere i fattori di degrado e favorire lo sviluppo urbano sostenibile attraverso un insieme di azioni integrate. Dall’illuminazione intelligente a misure per l’inclusione sociale, da progetti di car-pooling al wi-fi libero, dalle opere pubbliche a incentivi per la green economy, sono alcune delle finalità dei Plus, lanciati dalla Regione con un apposito avviso pubblico nell’ambito delle attività V.1 del Por: ‘Rigenerazione delle funzioni economiche, sociali e ambientali delle aree urbane’.
I Comuni con una popolazione superiore a 25 mila abitanti sono stati invitati a presentare progetti articolati, legati a un’area circoscritta del proprio territorio e relativi a quattro ambiti tematici: recupero di spazi ed edifici pubblici; inclusione sociale e coesione territoriale, sviluppo di servizi sociali, culturali e turistici; miglioramento dello stato dell’ambiente, della mobilità e dei trasporti urbani; promozione dell’imprenditorialità rivitalizzazione del tessuto economico-produttivo.
I progetti ammessi e finanziati sono stati 16: otto Comuni della provincia di Roma (Albano, Fonte Nuova, Guidonia, Marino, Monterotondo, Pomezia, Roma Capitale, Velletri) cinque della provincia di Latina (Aprilia, Cisterna, Fondi, Formia, Latina), ai quali si aggiungono i comuni di Frosinone, Rieti e Viterbo.
A fronte di una spesa ammissibile pari a 147 milioni di euro, la Regione Lazio ha stanziato oltre 122 milioni di euro per i progetti vincitori; ulteriori 25 milioni potranno essere utilizzati per interventi di riserva, reimpiegando le economie derivanti dalle gare d’appalto e rimpiazzando gli interventi che presentano criticità.
Alcune opere sono già state consegnate, per altri interventi si sta procedendo in questi giorni all’apertura dei cantieri, alla sottoscrizione dei contratti di affidamento o all’avvio delle procedure di gara. Entro il 2015 tutte e 73 le opere pubbliche inserite nel programma verranno terminate.