Italo Bocchino (al centro) alla festa del Fli di Velletri |
POLITICA – Si è svolta presso il parco di Santa Maria dell’Orto, la prima festa veliterna di Futuro e Libertà, il partito di Gianfranco Fini.
A chiudere l’appuntamento con gli iscritti e i simpatizzanti, Italo Bocchino vicepresidente di Futuro e Libertà, nonchè parlamentare. Classe 1967, Italo Bocchino si è presentato in scarpe da ginnastica, jeans e felpa, dimostrando molto meno della sua età. Sul palco, con accanto il coordinatore comunale di Fli Riccardo Iannuzzi, il presidente del Circolo di Velletri di Fli Fabio Leoni, il consigliere comunale dell’Udc Gianluca Trivelloni e Tiziana Mammucari che ha fatto da moderatrice al dibattito, Italo Bocchino ha fatto un ritratto della situazione politica italiana e di alcune proposte che Futuro e Libertà vuole portare avanti, soprattutto per renderepiù dignitosa la vita lavorativa delle donne che hanno avuto un figlio. Riguardo lo stato della situazione governativa, per Bocchino il partito di maggioranza, il Pdl, non dà più garanzie di poter proseguire serenamente fino alla fine della legislatura.
Le spaccature interne e il fatto che sia continuamente piegato alle necessità personali del Premier, così definita, per esempio la legge sulle intercettazioni, impediscono al partito una visione generale dei problemi del Paese per il quale non si cercano ricette per risolvere la grave crisi economica che ha colpito tutti i settori sociali. Per quanto riguarda la tutela delle donne, rientra in un programma più vasto del Welfare che Fli vorrebbe sviluppare in Italia. Il modello francese, secondo l’Onorevole Bocchino, sarebbe perfetto.
In Francia alle donne che partoriscono viene riconosciuta un’indennità giornaliera pari alle media delle retribuzioni degli ultimi tre mesi di lavoro, l’indennità può essere divisa tra il padre e la madre del nascituro e in caso di terzo figlio, l’astensione da lavoro può salire a ventisei settimane. Una serie di tutele che nulla hanno a che vedere con il quadro desolante dell’Italia, dove le donne sono quasi sempre senza contratto, con bassi stipendi e che per tutti questi motivi, spesso si trovano costrette a lasciare il lavoro, dopo la nascita del primo figlio.
L’Onorevole Bocchino ha lasciato la festa facendo appello alla forza degli italiani di rimboccarsi le maniche e trovare una strada nuova anche perchè ha concluso: “Questo Governo non ha più ragione di esistere”.