Il Presidente Carlo Trivelli (a destra) seduto accanto a Bruno Ruscio |
ATTUALITA’ – C’ è un vecchio adagio che narra il destino di una famiglia numerosa in cui alcuni figli erano trattati come tali ed altri erano invece trattati da “figliastri”, ovvero non amati e rispettati. I vertici del Gruppo San Raffaele sembrerebbero lamentare proprio quest’ultimo trattamento. Le note vicende delle cliniche della famiglia Angelucci sono ormai note, la prima a chiudere, per vari motivi, tra i quali un credito di circa 100 milioni di euro vantato dalla Regione Lazio e solo parzialmente recuperato fu quella di Velletri.
Il buco di bilancio non ha permesso più di tenere aperta una struttura destinata alla riabilitazione all’avanguardia e di conseguenza anche altre, mentre quelle tenute aperte, comunque sono in costante sofferenza economica. Tutti gli sforzi legali e politici non sono serviti a nulla eppure ci sono dei figli più figli di altri. Così per far emergere questa diversità di trattamento il presidente del Gruppo, il dott. Carlo Trivelli ha emesso un comunicato stampa nel quale spiega: “Il Presidente di San Raffaele Spa e dell’IRCCS San Raffaele Pisana, nel commentare le notizie relative al San Carlo di Nancy, esprime la propria solidarietà nei confronti della struttura ospedaliera oggetto delle pesanti conseguenze dei famigerati Decreti 90/2010 e 8/2011, che hanno fortemente penalizzato numerose struttura pubbliche e private accreditate, con l’introduzione di requisiti organizzativi e strutturali illogicamente vessatori, che non trovano corrispondenza in nessun’altra regione, ivi comprese quelle (Emilia Romagna e Lombardia ad esempio) che certamente ospitano strutture di riconosciuta eccellenza.
Il Presidente Trivelli plaude quindi alla meritoria iniziativa del Presidente Zingaretti che, con grande sensibilità e senso di responsabilità, si è immediatamente attivato consentendo, così, di avviare a soluzione la paradossale vicenda del San Carlo nell’interesse dei suoi malati e dei suoi lavoratori.
Nel contempo, è certo che il Presidente Zingaretti mostrerà analoga sensibilità e responsabilità istituzionale rispetto all’assurda situazione delle Case di Cura del Gruppo San Raffaele che patiscono una gravissima crisi economico-finanziaria in conseguenza dei mancati pagamenti della precedente amministrazione regionale e che sono tuttora in attesa della attribuzione dei budget definitivi dell’ultimo triennio, con l’impossibilità attuale di pagare stipendi e fornitori primari”.
Toni polemici e amari che proseguono: “Quanto alla scongiurata chiusura del San Carlo di Nancy, si ricorda come diverso esito ha riguardato il San Raffaele Velletri, chiuso da oltre due anni per un arbitrario provvedimento della Presidente Polverini e dei suoi dirigenti, del tutto smentito dalle risultanze della Commissione Regionale a ciò preposta, con l’auspicio che anche tale struttura possa riaprire.
Piena condivisione, infine, con quanto detto dal Dr. Amadio della Fondazione Santa Lucia in materia di contenziosi, in considerazione del fatto che il Gruppo San Raffaele che, al contrario del Santa Lucia non riceve pagamenti, neppure in acconto, da oltre quattordici mesi, è anch’esso portatore di numerose sentenze di Giudici Civili ed Amministrativi passate in giudicato ed ancora non onorate dalla Regione per oltre 70 milioni di euro”. IL presidente Trivelli ha chiuso il comunicato ringraziando i dipendenti e tutte le forze che contribuiscono quotidianamente a garantire l’elevato livello di qualità assistenziale agli oltre duemila pazienti ospitati.