Velletri, “L’importanza di chiamarsi Earnest”: la commedia di Oscar Wilde incanta l’Aurora

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CULTURA – La genialità di Oscar Wilde approda al Teatro Aurora, con “L’importanza di chiamarsi Earnest”,  allestito grazie all’impegno profuso dall’associazione “Amici dell’Aurora”, sotto l’occhio vigile della regista Sara Gilotta. Una platea gremita ha accolto gli interpreti sulla scena, che si sono districati per ben tre atti giocati sull’ironia e sul valore attribuito all’apparenza.

Non facili i cambi di tono, elemento imprescindibile in una commedia giocata più sull’interpretazione del testo che sull’azione scenica, e a giudicare dalla risposta del pubblico, gli attori hanno saputo divertire e divertirsi in maniera eccellente. Un brillante Edoardo Baietti, questa volta anche aiuto-regista della rappresentazione, ha calcato la scena dell’Aurora interpretando il simpatico Algernon e facendo coppia fissa con una splendida Chiara De Masi.

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Antonietta Betti nei panni di Lady Bracknell

Davide Brocca e Gioia Moretti si sono addentrati nelle complesse sfaccettature dei personaggi di Jack e Gwendolen,  mentre Antonietta Betti ha deliziato il pubblico con una particolare interpretazione della severa Lady Bracknell. Maurizio Catese ha dato forma al reverendo Chasuble, con una simpatica caratterizzazione del personaggio. Allo stesso modo diverte Sabrina Malavasi nei panni di Miss Prism.

Da segnalare anche il duo Lorenzo Belli- Rachele Di Bari, per la prima lodevole esperienza sulla scena. Edoardo  Baietti ha commentato così l’intera operazione: “Il delicato amalgamarsi dell’attenta regia della professoressa Gilotta, del duro lavoro degli attori e del calore sprigionato dal pubblico costituisce un mélange eccezionale, che ci rende orgogliosi e speranzosi per le future rappresentazioni”.

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