CRONACA – Questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo hanno concluso un servizio antidroga avviato lo scortso fine settimana per arginare l’annoso fenomeno dello spaccio di droga. A finire in manette sono stati 4 pusher, sorpresi “all’opera” nella periferia sud della Capitale. Centinaia le dosi di droga sequestrate dai militari.
Nei pressi di alcuni locali notturni di Roma e Ciampino, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Castel Gandolfo, fingendosi clienti, hanno tenuto sotto controllo gli spostamenti degli avventori. Nell’occorso, due giovani di Aprilia, uno dei quali con precedenti per essere stato arrestato qualche anno fa al confine tra Italia e Francia con 30 Kg di hashish nascosti nel portabagagli della sua auto, sono stati fermati e controllati all’esterno di un pub. I due “compari” si stavano intrattenendo con alcuni clienti, a cui stavano proponendo in vendita dosi di “Speed”, la micidiale anfetamina che provoca, oltre che una grave dipendenza psicologica, una malnutrizione estrema che nei casi più gravi può portare alla morte.
Un altro giovane, invece, è stato arrestato in un parcheggio di un locale ubicato a ridosso del G.R.A. dopo aver individuato, tra la folla di ragazzi in attesa dell’ingresso, una cliente sbagliata: un Carabiniere donna, in abiti civili, a cui lo “sfortunato” spacciatore si è rivolto per offrire, a prezzi vantaggiosissimi, qualche dose di MDMA che l’uomo nascondeva negli slip.
L’MDMA, nella sua forma più pura, si presenta come una polvere bianca cristallina, reperibile sotto forma di pasticche vivacemente colorate e contraddistinte da loghi, oppure in polvere o cristalli che vengono sniffati o sciolti in acqua o altre bevande alcoliche, come quella sequestrata al pusher arrestato. Si tratta di una droga insidiosissima perché agisce sul sistema nervoso centrale inducendo un massiccio rilascio di un neurotrasmettitore, la serotonina, che altera drasticamente le funzioni dell’organismo.
L’ultimo spacciatore a finire in manette è stato un giovane studente universitario a cui i militari hanno sequestrato, oltre che qualche dose di metanfetamina, anche decine di grammi di marijuana. Tre dei quattro arrestati sono stati condannati a 8 mesi di reclusione, il quarto, in attesa della definizione del processo, è stato posto agli arresti domiciliari.