Velletri, “Ludi Scaenici”, una frizzante estemporanea di teatro all’Aurora

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Edoardo Baietti e Maurizio Catese

CULTURA –  Un’estemporanea di teatro ha riempito di pubblico la struttura dell’Aurora, con una miscellanea di emozioni intitolata “Ludi Scaenici”, per la regia di Sara Gilotta coadiuvata da Edoardo Baietti.

Costituito da un’operazione teatrale divisa in tre blocchi distinti, l’evento ha assicurato allo spettatore una piacevole serata diluita in un climax di significato che, partendo dalla profonda drammaticità della visione pirandelliana, si è snodata fino ad una frizzante comicità con venature di vaudeville. Accontentato, dunque, sia il ricercatore di prosa impegnata sia quello che esige dal teatro un fulmineo divertissement.

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Le recite augustee

Ad arricchire il cast artistico e l’articolazione dello spettacolo, la presenza di oltre quindici alunni del Liceo Classico Mancinelli, che nei trenta minuti di esibizione tratti da brani di poeti augustei ci hanno fatto assaporare le meraviglie dell’antichità.

Aprono lo spettacolo le maschere neutre, in un suggestivo percorso attraverso il pubblico, esegetico delle difficoltà del reale contatto umano e subitanea introduzione alla prima scena, “L’uomo dal fiore in bocca” di Pirandello, atto unico interpretato da Edoardo Baietti e Maurizio Catese, difficile prova teatrale che ha scatenato forti applausi da parte del pubblico . Passando al blocco finale,la folle visione onirica di un colloquio di lavoro prende forma grazie a Leonardo Angelucci e Clarissa Taliano.

Leonardo, simpatico caratterista del gruppo, porta al parossismo l’immagine del datore di lavoro  spregiudicato, mentre di Clarissa Taliano, alla prima lodevole esperienza sulla scena, è innegabile la maniacale attenzione ai tempi tecnici e alla modulazione vocale, elementi imprescindibili per la corretta trasposizione di characters ansiosi e borderline. Dopo un  intermezzo con un fatato Angelucci alle prese con una lettera d’amore, concludono l’opera Edoardo Baietti spalleggiato da un energico Matteo Trovalusci, barista saccente il primo e languido innamorato il secondo.

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Il momento dei saluti

Vista la gioia negli occhi dei tanti giovani interpreti e del pubblico ci auguriamo che la sinergia tra le tante forze messe in campo possa continuare, il tutto sotto l’egida  del teatro, piccolo grande modo per rappresentare noi stessi e le sublimi sfaccettature della vita.

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