CULTURA – Sabato 17 maggio presso l’Aula Magna della Cantina Sperimentale cittadina si è tenuta la presentazione del libro “Di pura razza italiana”, scritto da Mauro Avigliano e Marco Palmieri. Già dal titolo, ripreso dal Manifesto della razza, pubblicato sui giornali tra il 14 ed il 15 luglio 1938, si comprende l’argomento: una vera e propria indagine storiografica sulle reali colpe dell’Italia riguardo le leggi razziali del periodo fascista ed il suo rapporto con il legame con la Germania hitleriana. Durante la manifestazione sono stati esposti i progetti delle scuole veliterne che hanno aderito all’iniziativa “Adotta un articolo della costituzione”, ormai arrivata al secondo anno.
Presenti all’ evento Emanuela Treggiari, il presidente dell’Associazione Edmondo Fondi dell’ANPI Velletri Giuliano Aureli ed uno dei due autori Mauro Avigliano.
Gli autori hanno raccolto le testimonianze dirette di chi, in quegli anni, aveva subìto la discriminazione razziale, articoli di giornale ed altro ancora che mostrano come le leggi razziali fossero state recepite positivamente dal popolo italiano.L’ incontro si è svolto tra domande e risposte tra il rappresentante dell’ ANPI Roma, il vicepresidente vicario, e l’ autore che, aiutato dalle slides ha potuto mostrare al pubblico presente alcuni dei materiali adoperati per la stesura della loro opera. Parte importante è stata anche la lettura di alcune lettere di ebrei colpiti dalle discriminazioni in diversi momenti della loro vita: dal bambino allo studente universitario indipendentemente dalla classe sociale.
Toccati come punti principali la situazione degli intellettuali e la scuola. Le motivazioni della stesura di un tale libro sono chiare: per troppo tempo è stata spinta l’idea di un’Italia succube del nazismo, ma soprattutto si vuole far luce su un periodo storico dimenticato dalle nuove generazioni che sanno poco e niente di cosa è accaduto nella loro terra neanche un secolo fa.
Concetta Maria Suriana