SPORT – “Solo quando sono tornato nella mia città con l’Oro olimpico da Atene ho avuto un’accoglienza così calorosa. Grazie a Velletri. Grazie agli amici dell’Associazione Ginnastica Velitrae”. Con queste semplici parole il campione olimpionico Igor Cassina ha voluto ringraziare tutti i presenti lunedi scorso presso la Sala del Consiglio del Palazzo Comunale nell’incontro con uno dei più grandi atleti italiani di sempre e tra i più forti ginnasti al mondo nella specialità della sbarra.
In effetti, Igor Cassina è stato ricevuto in pompa magna come si deve ad un campione del suo calibro e ha fatto da cornice all’evento una folla di sportivi e non intervenuti all’appuntamento organizzato dalla Velitrae per i festeggiamenti dei suoi 110 anni di vita; presenti il Sindaco del Comune di Velletri Fausto Servadio nonché l’Assessore allo Sport Marcello Pontecorvi e diversi consiglieri comunali di maggioranza e opposizione come Roberto Leoni, Carla Caprio e Paolo Trenta.
Al gran completo anche lo staff della Velitrae con il neopresidente Giorgio Tagliaferri, il vicepresidente Stefano Betti, il segretario Fabrizio Mazzalupi, nell’occasione moderatore dell’evento, e il tesoriere Antonio Pansera; e poi i tecnici, dai più giovani a quelli che sono state le vere colonne portanti del sodalizio sportivo veliterno per tanti anni come i fratelli Carlo e Stefano Dorigo e Marco De Paolis.
Igor Cassina è arrivato a Velletri all’indomani dell’abbraccio a San Pietro con Sua Santità Francesco in occasione della Festa dello Sport organizzata dall’ente di promozione sportiva CSI che ha coinvolto tutto lo sport italiano. E proprio parlando dell’incontro del Papa, Igor ha svelato dei retroscena utili a capire quei tratti del suo carattere che probabilmente ne hanno fatto il campione quale tutti lo conosciamo. “Al termine dell’esibizione al cavallo con maniglie ho rotto ogni protocollo e ho chiesto alla ginnasta Vanessa Ferrari di seguirmi sul palco. Era un’occasione unica per abbracciare il Papa anche se ero sicuro che ci avrebbero placcato le guardie. E invece mi hanno fatto avvicinare a Sua Santità e quando gli sono stato davanti, pur sapendo che avrei dovuto baciargli l’anello, non ho potuto fare a meno di abbracciarlo e baciarlo sulla guancia per sentirne tutta la grandiosità e il calore di umano. Un’emozione diversa ma ugualmente intensa a quando ad Atene sono salito sul gradino più alto del podio alla sbarra.” Molto belle le parole spese prima dall’Assessore allo Sport Marcello Pontecorvi e poi dallo stesso Sindaco Fausto Servadio; entrambi hanno voluto sottolineare l’impegno incessante sul territorio dell’Associazione Ginnastica Velitrae e ringraziare il campione olimpico per aver onorato con la sua presenza l’intera comunità veliterna. “In effetti le amministrazioni comunali sono state sempre vicine alla società di ginnastica veliterna riservando la massima accoglienza anche nei precedenti incontri con il pluricampione olimpico Jury Chechi, con il socio onorario Giulio Andreotti e con l’istruttore della Velitrae Gianfranco Marzolla al quale è stata consegnata addirittura la cittadinanza onoraria per essere diventato uno dei tecnici più stimati al mondo.”
Visibilmente commosso anche l’intervento del neopresidente dell’associazione Giorgio Tagliaferri che ha voluto ricordare l’esclamazione del cronista ad Atene 2004 quando Igor Cassina atterrò all’uscita alla sbarra al termine dell’esercizio che lo avrebbe consacrato nell’olimpo della specialità: “Ha un aspetto umano ma è un punto esclamativo pervasi di energia venuto dallo spazio. Si chiama Igor Cassina.” “Messaggero dello sport”, così il consigliere regionale del CONI e presidente onorario regionale della FGI Antonia Paparelli continua invece a chiamare il campione olimpionico: “Igor prima di essere un bravo ginnasta, è un campione di vita, un esempio per tutti di lealtà, coraggio ed educazione.” Trascinato dagli interventi in sala, Igor ha poi parlato anche dei momenti più brutti della sua carriera agonistica, ossia, di quando ha dovuto affrontare tre diversi interventi a seguito di altrettanti incidenti sugli attrezzi o quando è rimasto fuori dalla rosa azzurra nei test in occasione degli incontri internazionali. “Avevo dodici anni quando il mio idolo, il ginnasta russo Dimitri Bilozerchev, dopo una gara si schiantò con la macchina e praticamente si distrusse rischiando addirittura l’amputazione della gamba; dopo solo due anni torno sui campi di gara e divenne ancora una volta Campione del Mondo. Allora mi dissi che per una “piccola” frattura alla tibia non potevo certo rinunciare al mio sogno di diventare un ginnasta d’eccellenza. Questo pensiero mi ha sempre spronato nel corso degli anni e mi ha dato la forza di reagire a qualsiasi avversità.”
Ma poi il campione olimpico ha parlato di lealtà sportiva, di educazione dentro e fuori i campi di gara, di rispetto degli avversari, di lotta al doping, dell’importanza della scuola; insomma, un Igor Cassina a tutto campo che ha trasmesso grinta e coraggio a tutti i giovani ginnasti e ginnaste che sono interventi in massa a salutare al campione. Al termine dell’evento è stato un vero e proprio bagno di folla con grandi e piccoli a raccogliere autografi ovunque e ha immortalarsi in foto con il grande Igor Cassina. E’ stata l’ennesima riprova, se ancora ce ne fosse bisogno, della passione con la quale l’Associazione Ginnastica Velitrae porta avanti da oltre un secolo la sua attività sul territorio di promozione dello sport e dei suoi valori. Una passione che viene riconosciuta ovunque e dovunque e che in questo caso ha avuto un suo testimonial d’eccezione addirittura in un grande campione come Igor Cassina.
Ufficio stampa Velitrae