CRONACA – Provengono proprio da una pianta dai fiori accattivanti, tanto da essere utilizzata, nei paesi tropicali, anche come ornamento da esterno, i 22 semi di “Argyreia Nervosa” trovati nelle tasche di un pusher romano di 30 anni. Il ragazzo è stato fermato per un controllo dai Carabinieri della Stazione Roma Quirinale in via del Sambuca, a due passi da via Cavour, dove è stato sorpreso anche con alcune dosi di marijuana.
I semi, che rientrano tra le cosiddette smart drugs, droghe furbe, provengono da una pianta conosciuta anche con il nome di Hawaiian Baby Woodrose o con la sigla HBWR, se ingeriti, provocano effetti sovrapponibili a quelli dell’LSD. Anche se di durata e intensità minori, i “viaggi” indotti da questi granelli, oltre agli effetti allucinogeni, possono causare nel consumatore gravi disturbi di personalità, nelle ipotesi più gravi anche effetti psicotici.
La droga è stata sequestrata mentre per il 30enne è scattata la denuncia a piede libero con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Con la stessa accusa, due cittadini del Gambia sono stati, invece, arrestati dai Carabinieri della Stazione Roma Macao. I giovani pusher, rispettivamente di 22 e 23 anni, entrambi nella Capitale senza fissa dimora e con precedenti, sono stati “pizzicati” in piazza dell’Esquilino subito dopo aver ceduto, in cambio di 10 euro, alcuni grammi di marijuana ad un loro “cliente” che, a sua volta, è tato segnalato all’Ufficio Territoriale del Governo in qualità di assuntore di droghe. Altre dosi di “erba” sono state trovate nelle loro tasche durante la perquisizione personale eseguita sul posto dai militari. I due giovani sono stati trattenuti in caserma in attesa di essere messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per la celebrazione del rito direttissimo.