Trovato un pesce gatto di un metro dentro una fontana pubblica di Santa Maria delle Mole

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CRONACA – Tre chilogrammi di peso per un metro di lunghezza e quindici centimetri di diametro. Sono queste le caratteristiche dell’esemplare di Ameiurus Melas, meglio noto come Pesce Gatto, ritrovato nella mattinata di mercoledì 3 settembre, nella fontana di piazza Palmiro Togliatti a Santa Maria delle Mole da un operatore della Multiservizi dei Castelli di Marino nelle consuete operazioni di pulizia.

A coordinare, insieme agli uomini della Polizia Locale e al comandante Bertini la procedura di recupero dell’animale, il consigliere comunale Stefano Cecchi. «Si pensava che le acque del lago di Castel Gandolfo potessero essere il luogo migliore a cui destinare l’animale – afferma Cecchi, esprimendo sorpresa e disappunto per la sua presenza nella fontana centrale di Santa Maria delle Mole -. Tuttavia in virtù della natura del pesce gatto la cui presenza potrebbe nuocere agli altri pesci presenti nel lago, su consiglio del servizio veterinario attendiamo di individuare un altro luogo a cui affidare l’animale, forse un laghetto sportivo destinato alla pesca delle trote.

Questo perché – continua – il pesce gatto, nella sua propensione a vivere nel profondo delle acque svolgendo, per sua natura, un’azione di pulizia delle stesse, può convivere con le trote che invece nuotano in superficie». In attesa di maggiori indicazioni, il pesce gatto è stato affidato alle cure dell’Hotel degli Animali, il canile sanitario convenzionato con Palazzo Colonna che ha provveduto ad ospitarlo in una speciale vasca.

Disappunto da parte dell’Amministrazione per l’accaduto. Ad esprimerlo l’assessore alle Politiche degli Animali Cinzia Lapunzina che auspica maggior senso civico e responsabilità. Concetto ribadito anche dal sindaco Fabio Silvagni «Sono sbalordito oltre che incapace di comprendere il senso di quanto accaduto – afferma -. Senza operare in maniera arbitraria mettendo a rischio la salute dell’animale, chi lo deteneva gettandolo poi nella fontana, poteva rivolgersi al nostro dipartimento per le Politiche e i Diritti degli Animali, alla Polizia Locale o al servizio veterinario della Asl Rm H. Questo perché il senso di responsabilità in una comunità civile che ama definirsi tale, non deve mai venir meno. Un grazie a tutti quelli che hanno collaborato per la positiva soluzione della vicenda».

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